CHE
COS’E’ LA SOCIETA’ DEI 2/3. PERCHE’ NELLE
DEMOCRAZIE SI VERIFICA UN EQUILIBRIO ELETTORALE TRA SINISTRA E DESTRA
POLITICHE
08/03/2018
La società dei 2/3, che è in realtà la
società del 9/10, è quella in cui la maggior parte delle
persone ha lavoro, reddito e riesce a sostenersi.
Qui di seguito riporta un breve quadro della situazione internazionale:
1.- i debiti globali privati e pubblici sono due volte e mezzo superiori alla ricchezza mondiale;
2.- con la crescita dell’India e della Cina, si stima che il ceto
medio nel mondo sia passato, dagli anni ’90, da 800 milioni di
persone ad almeno 1,5 miliari di persone;
3.- si legge in rete che i poveri assoluti nel mondo non sono superiori a 700 milioni di persone.
4.- il recente rapporto Eurispes in Italia, contrariamente
all’ottimismo dell’ISTAT, denuncia che in Italia hanno
difficoltà economiche il 33% delle famiglie, o degli italiani;
5.- in Italia, circa il 30-35 % dei giovani è disoccupato;
6.- in rete si legge che negli anni ’90, solo i 3/4 del genere umano aveva reddito inferiore al livello del ceto medio;
7.- gran parte di questo 1,5 miliardi persone che economicamente sono
ceto medio, è possibile (come avviene in Cina) che lavori per
più di 8 ore al giorno, e per più di 5 giorni alla
settimana.
Da tali stime si evince che oggi la maggior parte del genere umano non ha problemi economici.
Ad integrazione di tale statistica, si dice che:
1.- la qualità della vita non è misurata solo dal reddito
(che misura la capacità di accesso della persona ai beni e
servizi), ma anche dallo stress di vita (in se stesso, misura della
felicità/infelicità quotidiane). E’ ad esempio una
situazione di “liberazione dello stress” che spesso
ingenera il crimine (come una violenza domestica);
2.- ogni giorno i giornali e i telegiornali dicono che cresce il PIL,
ma il rapporto Oxfam dice che questo incremento di ricchezza si
concentra in poche persone (con frasi come queste: “le 8 persone
più ricche del mondo sono ricche quando metà del
mondo”, oppure: “5/10 della ricchezza mondiale si concentra
nell’1% della popolazione della terra”). Quindi è un
dato falso e tendenzioso (dà l’impressione di un aumento
generalizzato della ricchezza). Per questo si è proposto di
associare all’indice della crescita del PIL un indice della sua
diffusione pro capite.
La società dei 2/3 segna l’equilibrio elettorale in una
democrazia. Destra e sinistra si equilibrano quasi perfettamente (tanto
che in USA l’elezione di un presidente del partito repubblicano o
democratico ogni 4 anni mostra uno scarto addirittura di poche decine
di migliaia di voti, e spesso i grandi elettori fanno vincere chi ne ha
presi di meno). Ciò in Italia, complici sistemi elettorali
imperfetti, si evidenzia in una difficoltà nella creazione dei
governi, e del loro proseguimento nella legislatura.
Questo equilibrio è dovuto a questo fatto:
1.- la parte alta della piramide sociale (ma si osserva che gli
imprenditori ricchi a causa del libero mercato possono fallire in
qualunque momento, passando dall’estremo benessere
all’estrema povertà) vota destra, insieme al segmento alto
della parte media;
2.- il segmento basso della parte media, e la parte bassa della piramide sociale votano sinistra.
Si ritiene che l’equilibrio dei numeri elettorali, che ad ogni
tornata elettorale segna scarti di pochi voti, non sia completamente
spiegabile dalla scienza politica e dalla sociologia.
gp