UNA BIOGRAFIA DI GIUSEPPE “BEPPE” GRILLO
08/03/2018
Beppe Grillo si esibisce inizialmente in alcuni locali milanesi. In
uno di essi capita per caso, o chiamato ad assistere ai suoi
spettacoli, Pippo Baudo, conduttore RAI di fama, che ne scopre il
talento e lo introduce in RAI.
Qui Grillo acuisce la sua vena artistica e umoristica, con spettacoli
di grande successo come “Te la dò io
l’America” e “Te lo dò io il Brasile”.
Il mondo politico passa sotto il CAF (Craxi, Andreotti, Forlani) e si avvicina il caso Tangentopoli.
In uno spettacolo della RAI Grillo fa una battuta sul partito
socialista di Craxi, facendo intendere che i politici italiani (in
specie, quelli democristiani e socialisti) sono corrotti e
“ladri”. Craxi allora ottiene l’allontanamento di
Grillo dalla RAI e dalla televisione, in generale.
Da questo momento in poi la vena umoristica di Grillo si fa sempre
più analisi critica dei costumi sociali e politici italiani,
caratterizzati da ipocrisia e corruzione.
Fa spettacoli teatrali in tutta Italia, e con essi egli attacca non
solo il mondo politico ma anche quello imprenditoriale, denunciando le
tante ingiustizie che colpiscono i cittadini e i consumatori.
A questo punto, la critica sociale di Grillo diviene suo impegno
politico, sempre più attivo e diretto, e crescono i suoi
seguaci, che sono soprattutto giovani disillusi in cerca di riferimenti.
Egli quindi non solo fa spettacoli, ma riempie le piazze, e grida al popolo come un “profeta”.
Insieme alla società Casaleggio Associati con la figura
carismatica del futurologo Gianroberto Casaleggio (la cui
eredità politica sarà poi condotta in avanti dal figlio
Davide Casaleggio), Grillo crea un blog che diviene uno dei primi e
più seguiti in Italia e al mondo (visto dalla stampa estera).
Essi quindi creano un movimento politico, caratterizzantesi sempre
più in senso partitico, con il quale partecipare attivamente
alle elezioni amministrative e politiche.
Il Movimento 5 Stelle si caratterizza per l’azione anti-sistema,
ovvero anti-“casta” (l’espressione sarà
introdotta dai giornalisti del Corriere della Sera Stella e Rizzo),
sottolineando l’onestà nell’agire in politica ma
anche facendo come sua la proposta fondamentale di dare
direttamente denaro pubblico ai ceti meno abbienti (“reddito di
cittadinanza”).
Così il movimento creato da Grillo vince le elezioni del 4 marzo
2018 stabilendosi come il partito più votato in Italia.
Grillo viene definito come un comico e un politico, come un comico che
si è dato alla politica. In realtà la vita di un uomo
è fatta di molte parti, e queste possono essere svolte notevoli.
Si può quindi dire che egli è sia l’una sia
l’altra cosa, e la prima parte della sua carriera è stata
di preparazione alla seconda: una preparazione come capacità di
analisi critica, di espressione dialettica, per poi passare dalla
critica umoristica all’analisi sociale, come critica politica.
Fino a configurarsi come impegno diretto, premiato da grande successo.
La crisi dei partiti tradizionali in Italia è dovuta
essenzialmente alla loro polarizzazione dei temi politici: la destra
pensa ai valori, la sinistra al lavoro. Invece movimenti come il M5S e
la Lega vincono perché capiscono che questa polarizzazione non
ha senso: occorre che la politica si occupi di mercato, di lavoro, di
valori e di progresso. Questo è il motivo per cui i nuovi
partiti (detti populisti) attraggono elettori sia di destra sia di
sinistra, svuotando il consenso dei vecchi contenitori.
gp