ALCUNI LIMITI DELLA DEMOCRAZIA
06/11/2016
Nella scienza politica, sono individuati i seguenti difetti,
“strutturali” (limiti), presenti nei sistemi democratici di
tutto il mondo:
1- nelle costituzioni non si cita il modello di produzione adottato
(che è fondamentalmente, in tutto il mondo, il capitalismo, che
plasma la vita dei cittadini più della politica e di quanto
garantito dai diritti civili).
2- le democrazie sono sistemi di governo definibili come
“acefali”: la pubblica amministrazione è stabile, ma
non decide; decidono i politici, che cambiano o decadono.
3- nelle costituzioni, non è previsto un limite al prelievo fiscale.
4- non è previsto in esse un limite alle dimensioni, e quindi all'"invadenza", della burocrazia.
5- non è previsto in esse di impedire che il prelievo fiscale
venga usato non per la produzione dei servizi pubblici, ma per il
mantenimento, fine a se stesso, della burocrazia.
6- la selezione dei vertici politici avviene all'interno dei partiti:
possono essere politici incapaci, mediocri, amorali, affetti da
indecisione (anche volontaria), ed essere ricattati e minacciati, con
partiti condizionati da poteri esteri: la conseguenza è la
paralisi di tutto il sistema.
7- lo stato, in balia della lotta tra i partiti, prende decisioni
contraddittorie, che si annullano tra esse (decisioni di "destra", poi
di "sinistra", poi ancora di "destra", …).
8- il capitalismo realizzerebbe il socialismo, attraverso le finanze
pubbliche, che sono sovrapposte al sistema privato, anche solo con il
10 % di imposte, reinvestito nel sociale, risolvendosi così i
problemi di povertà e di disoccupazione, interni al capitalismo.
Deve allora essere stato pianificato l'incremento dei debiti pubblici
in tutti gli stati del mondo perché le entrate fiscali fossero
assorbite dagli interessi sul debito pubblico, e non quindi impiegate
nel sociale.
9- la burocrazia può spingere al cambiamento e allo sviluppo
(come negli anni del boom economico italiano del dopoguerra), oppure,
come oggi, può agire per la paralisi del sistema, bloccando la
libera intraprendenza delle periferie istituzionali e economiche,
pubbliche e private (sotto il peso dello stesso debito pubblico e della
conseguente pressione fiscale).
10- all'interno di queste problematiche si inserisce la tematica della
sicurezza: se la popolazione è incline a delinquere (con
processi di evasione fiscale, corruzione, micro e macro
criminalità, violenza sociale e domestica), si può
pensare che le pure procedure dello stato di diritto non abbiano i
mezzi per garantire l'ordine sociale. Questo viene allora garantito da
sistemi paralleli, anche detti "deviati", di tipo extra-istituzionale,
come: il sistema di lobby (che è legale negli USA), i servizi
segreti, il capitalismo inteso nei suoi aspetti disfunzionali
(disoccupazione, precarietà, crisi finanziarie globali,
asimmetria tra ricchi e poveri e tra nazioni, sfruttamento del lavoro,
delocalizzazioni industriali); la criminalità, funzionale al
controllo sociale; droga, pornografia, prostituzione, contraccezione; i
mass media e internet, che danno accesso alle istituzioni
(telegiornale), alle informazioni (Google), alla conoscenza (Wikipedia)
e alla socializzazione (Facebook).
11- nella democrazia, i rappresentanti del popolo rimangono in carica
per un certo tempo, prestabilito, anche molto lungo, quando sarebbe
necessario, se essi dovessero risultare inadeguati, la loro
sostituzione immediata.
12- nella loro azione, è stato notato che per calcoli elettorali
possono pianificare azioni di breve periodo, non così
implementando e portando a compimento programmi, necessari, di lungo
periodo.
gp