ESTRATTO
DAL SAGGIO “RAPPORTO SULLO STATO DEL MONDO” (SEZIONE
ESCLUSA: “PARTE B: DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE”). SAGGIO
APPREZZATO DAL COMITATO CIPE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
07/07/2017
PARTE A: ANALISI DEL PROBLEMA
1 - Il problema del capitalismo
Dalla seconda metà del XVIII secolo la società umana
mondiale è strutturata in senso capitalistico, fatto di cui non
si fa cenno nelle costituzioni degli stati. Il capitalismo ha il
problema di un dimensionamento casuale: si crede che la libertà
dei soggetti, senza intervento dello stato, con i due vincoli di un
buon reddito e di un buon orario di lavoro per tutti i soggetti,
consenta piena occupazione e buoni profitti per tutte le aziende
operanti nel mercato. Così non è: le nuove generazioni
sono sfruttate sotto i due profili, molte aziende falliscono,
sostituite da nuovi operatori, e la somma della ricchezza del mondo
è superata due volte e mezzo dalla somma dei debiti totali
(pubblici e privati). Nessuna azione politica nel mondo ha oggi
implementato una riforma del capitalismo, o ha in progetto un suo
superamento, con un nuovo modello di sviluppo.
2 - Cosa sono i poteri forti
Se il capitalismo colpisce il ceto medio, oggi in Occidente, ciò
è voluto e pianificato dai poteri forti, che lo proteggono. Essi
sono: (1) l’insieme, mondiale, delle industrie di armamenti
pesanti, aziende private, in America e nel mondo, soprattutto di quelle
nucleari (USA, Russia, Francia, Inghilterra, Cina); (2) esse
controllano e guidano i servizi segreti di tutto il mondo, intelligence
globali che sono apparentemente funzioni dello Stato, e quindi sono
soggetti paralleli ad esso e cosiddetti “apparati deviati”;
(3) per ragioni che sono state da me illustrate alle istituzioni, esse
creano il terrorismo internazionale, e questo, presentato anche come
“stato” (detto “islamico”, configurandosi la
strumentalizzazione della religione fondata da Maometto), consente di
giustificare proprio la spesa bellica di queste industrie, di tipo
pesante, oltre che mantenere inalterati gli organici degli eserciti. Un
attentato a Parigi, un camion sulla folla a Londra, una bomba a
Baghdad, viene amplificato con la televisione, e giustifica un appalto.
Queste aziende vivono di commesse pubbliche, e sono in grado di
ricattare e condizionare i parlamenti di tutto il mondo. I servizi
segreti sono sovraordinati alle polizie degli stati: essi possono
quindi uccidere qualunque politico: tutti i partiti, in Italia,
obbediscono ai poteri esteri. In USA questo apparato è separato
dal governo, e agisce a tutto campo nel mondo, controllando il mondo
intero (sia politico che economico), crea la tratta dei migranti nel
Mediterraneo, e trova come unico limite la Cina, che però
è ad esso allineata. Terrorismo, Siria, Corea del Nord,
isolamento della Russia, Mediterraneo, Qatar, attentati nel mondo: sono
scenari falsati, creati dagli USA artificiosamente per mantenere o
aumentare le commesse pubbliche in armi.
3 - La burocrazia
Questo attacco al ceto medio (che viene perpetrato dai governi della
Seconda Repubblica) viene inoltre provocato dall’invadenza della
pubblica amministrazione: il debito pubblico di tutti gli stati del
mondo è stato innalzato apposta, per impedire che le imposte
fossero impiegate nel sociale (bruciate invece negli interessi sul
debito), mentre la pressione fiscale è costante o aumenta, per
sottrarre le residue risorse ai cittadini, usate per mantenere i costi
della burocrazia (sprechi, corruzione, personale pubblico).
4 - L’attacco alle democrazie e la crisi dello stato
Il cittadino percepisce nella sua psicologia il politico come suo
“salvatore”. Per questo gli USA hanno pianificato in Italia
il ritrarsi del ceto politico da questa funzione (Caso Ruby), e indotto
nuove formazioni politiche a distruggere le istituzioni (referendum
costituzionale, M5S, cancellazione delle Province). La conseguenza
è il sempre più crescente astensionismo nelle elezioni
amministrative e politiche, fino all’implosione futura, in
Italia, del sistema della rappresentanza democratica.
5 - Lo scenario internazionale
All’interno di queste prospettazioni, in cui l’attacco dei
poteri forti al ceto medio (sostenuto anche dalla Pubblica
amministrazione) è diretto, mentre indiretto è quello ad
esso portato dai fallimenti del mercato, dalla competizione globale e
dall’imposizione fiscale (a cui si aggiungono i fattori:
criminalità organizzata, pornografia gratuita in rete, droga,
crisi dei costumi e crisi e isolamento delle nuove generazioni, del
tutto incapaci di leggere e interpretare la situazione, di compiere
scelte consapevoli e di ereditare, anche economicamente, i beni dai
genitori, non potendo mantenerli; in più: loro precarietà
del lavoro, sfruttamento, bassi redditi e disoccupazione); si verifica
che lo scenario internazionale non è più costituito da
processi storici reali (relazioni diplomatiche, G7, G20, ecc.), ma da
processi storici fittizi (sbarco sulla Luna e, futuro, su Marte, Guerra
Fredda, scontro tra CIA e KGB, terrorismo internazionale, mutamenti
epocali e migrazioni globali), perché tutti i processi storici
costituiscono oggi una falsa simulazione, con decisioni prese in centri
di potere para-statali e deviati, da poche persone e da pochi gruppi o
élite (CIA, Pentagono, ministeri), capaci tramite le armi di
spostare milioni di persone, e tramite i mass media di condizionare e
pilotare l’opinione pubblica mondiale, interna a ciascuno stato.
Lo scopo è arrivare al ricambio generazionale, con le nuove
generazioni impoverite, ignoranti e quindi totalmente manipolabili
(data anche la crisi delle agenzie formative tradizionali: crisi del
clero e delle parrocchie, scuola e università; crisi delle
famiglie).
gp